sabato 22 giugno 2024

Lectio su Is 55,10-11

"Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza aver annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, affinché dia seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senza aver compiuto ciò che io voglio e condotto a buon fine ciò per cui l'ho mandata.” (Is 55, 10-11)

Gesù, vedutolo che giaceva e sapendo che già da lungo tempo stava così, gli disse: «Vuoi guarire?»” (Gv 5:6): se Gesù sta guarendo qualcuno, sta guarendo me.
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un cuore di carne.” (Ez 36:36): se Dio promette un cuore nuovo, lo promette a me.
Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me.” (Ap 3:20): se Gesù sta cercando qualcuno, sta cercando me.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.” (Mt 23:15): se Gesù rimprovera qualcuno, sta rimproverando me.
Dio ci ha creati singolarmente: ognuno di noi è unico nel corpo, nell’anima, nello spirito.
Per questo egli parla personalmente ad ognuno di noi attraverso lo Spirito. Ogni volta che la Sua Parola viene letta c’è sempre un cuore a cui è diretta e porterà sicuramente frutto secondo il Suo volere. Nessuna parola di Gesù è stata pronunciata invano, senza un motivo, senza un interlocutore preciso; è per questo che: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.” (Mt 24,35) Quale promessa è questa! Quanto grande e tremenda verità è questa!

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