lunedì 24 giugno 2024

Lectio divina su Gv 14,6

“Gesù gli disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al
Padre se non per mezzo di me
.” (Gv 14,6)

Noi cristiani siamo pericolosi, perché possiamo fare la rivoluzione, quella vera.
Non quella che fanno quelli che vivono nel mondo e per il mondo, a suon di manifestazioni, slogan, violenza (verbale e fisica), scopiazzamenti ideologici e teologici che dividono invece che unire, che demoliscono invece che costruire.
Noi possiamo fare la rivoluzione perché conosciamo la verità sulle cose e sul mondo; perché sappiamo cos’è vita vera, non i surrogati dei santoni laici o religiosi (compresi quelli cristiani); perché conosciamo la via per arrivare a tutto questo.
Perché noi abbiamo Gesù, via verità e vita, abbiamo la sua Parola e le sue parole.
Quando noi cristiani diciamo che dobbiamo seguire ciò che Gesù dice perché Lui è la Via, intendiamo dire: noi sappiamo già cosa dobbiamo fare, ci è stato tutto rivelato.
Perché allora non facciamo niente? Perché ci nascondiamo e non usciamo allo scoperto decisamente (“Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato tolto dal mondo, (Gesù) si diresse decisamente verso Gerusalemme” Lc 9,51) e coraggiosamente (“Alzati, poiché questo è compito tuo, e noi saremo con te. Fatti coraggio, e agisci!” Esdra 10:4)?
Occupàti nelle cose di tutti i giorni, non sappiamo riconoscere la sua presenza, anche se mettiamo il vestito buono della domenica per andare a Messa o al culto.
Eppure anche ai discepoli, che condividevano fisicamente con lui la vita, più di una volta Gesù dovette ripetere: abbiate coraggio!
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma», e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete!” (Mc 6, 49,50)
La nostra conoscenza di lui, purtroppo spesso, è seppellita sotto la nostra umanità.
Le Parole di Gesù le portano a galla, le liberano dalla ‘spazzatura’ che le ricoprono, ce le ricordano.
È la presenza dello Spirito che ci rende veri rivoluzionari, veri sovversivi, veramente pericolosi, perché: “È lo Spirito che vivifica; la carne non giova a nulla; le parole che vi ho detto sono spirito e vita.” (Gv 6,63)
E noi lo Spirito ce lo abbiamo: “Voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra.” (At 1,8)
Un rivoluzionario, che vuole cambiare davvero il mondo, ascolta ed è fedele alla linea.
Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi.” (Gv 8,31-32)

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